Val di Fiemme's Towns
Towns and villages
Paese che vai meraviglia che trovi:
Da non perdere: in inverno la pista Olimpia, con i suoi 7,5 km, la più lunga delle Dolomiti. In estate la selvaggia Catena del Lagorai, fra laghetti alpini, aquile e marmotte.
Da non perdere: le caratteristiche baite di legno ai piedi della catena del Lagorai e la stupefacente ”Enrosadira”, il tramonto dolomitico infuocato sulle Pale di San Martino
Da non perdere: il Parco Naturale Monte Corno un’oasi protetta ideale per escursioni e passeggiate. Il Mulino della Meneghina museo di tradizioni e ricordi di una giovane mistica.
Da non perdere: il sentiero delle Cascatelle nel bosco attraverso ponti di legno e corsi d’acqua e il Museo di Casa Begna dove riscoprire usi e costumi della tradizione.
Da non perdere: affascinante percorso ad anello del Biotopo del Brozin, tra prati fioriti e boschi di pini e le antiche case rustico-signorili, con scale di legno esterne e affreschi sacri.
Da non perdere: il Parco della Pieve per una passeggiata fra alberi secolari, e la Magnifica Comunità di Fiemme palazzo con museo per scoprire la storia millenaria di Fiemme.
Da non perdere: una merenda tipica al maso dello Speck accompagnata e una visita al campanile a cipolla della chiesa in stile gotico San Tommaso, costruito nel 1761.
Da non perdere: una passeggiata o pedalata sulla pista ciclabile lungo il torrente Avisio e un giretto fra antiche case e fienili dove si possono incontrare diversi animali da fattoria.
Da non perdere: in estate una passeggiata o pedalata sulla pista ciclabile lungo il torrente Avisio, in inverno l’esplorazione della pista Marcialonga con gli sci da Fondo.
Da non perdere: 45 km di piste dello Ski Center Latemar e Respirart il parco d’arte più alto al mondo, con opere di land art, concerti, inaugurazioni e pic nic d’arte.
Da non perdere: il caratteristico il “Ponte vecchio” sull’Avisio, con un tetto in legno a due falde e la passeggiata a Val Cavelonte dove si ammira un magnifico albero monumentale.
Da non perdere: 80 chilometri di piste da sci di fondo, che si inoltrano nei boschi di conifere e panorama sul Catinaccio e sul Latemar che offrono lo spettacolo dell’enrosadira.
Da non perdere: il Bosco che suona, con gli abeti di risonanza battezzati da musicisti noti e il Museo Geologico delle Dolomiti dove conoscere rocce minerali e fossili.
Da non perdere: Centro di documentazione di Stava per scoprire i luoghi della memoria del disastro del 1985, e la passeggiata di Guagiola, tra i pascoli e il bosco di larici.
Da non perdere: Le corte de Tiezer rievocazione di antichi mestieri nei cortili del paese e il Centro del Fondo a Lago di Tesero sede di tre Mondiali di Sci Nordico.
Da non perdere: il Carnevale dei Matòci, celebrato ogni anno con un lungo corteo di maschere tradizionali e la passeggiata romantica nel betulleto con la visita alle stalle.
Da non perdere: 80 chilometri di piste da sci di fondo del Passo di Lavazé e una passeggiata fra le fontane monolitiche di porfido dove scorre un’acqua potabile fra le migliori.
Da non perdere: in estate una passeggiata o pedalata sulla pista ciclabile lungo il torrente Avisio, in inverno l’esplorazione della pista Marcialonga con gli sci da Fondo.