L'Enrosadira: il tramonto sulle Dolomiti
Le pareti rocciose delle Dolomiti UNESCO dipingono uno spettro cromatico che va dal giallo chiaro al rosso fuoco, per poi attenuarsi in delicate sfumature di viola.
Tramonti rosso fuoco
La Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino, è circondata da cime di rara bellezza, come le guglie del Latemar, le Pale di San Martino e il Corno Bianco riconosciute dall’Unesco “Patrimonio Naturale dell’Umanità”. Una delle meraviglie, che si fondano sulla particolare composizione mineralogica delle Dolomiti, è senz’altro il fenomeno della cosiddetta Enrosadira.
La presenza di carbonato di calcio e di magnesio nella Dolomia fa si, che al tramonto le montagne si accendano di un colore rosso intenso. Le pareti rocciose sviluppano uno spettro cromatico che va dal giallo chiaro al rosso fuoco, per poi attenuarsi in vari livelli di viola, fino a scomparire del tutto nel buio della notte. Poter andare alla scoperta di uno dei paesaggi alpini più belli del mondo, sci ai piedi, è un privilegio impagabile.
In Val di Fiemme questo spettacolo, conosciuto con il nome di Enrosadira, va in replica per tutta l’estate sia all’alba, sia al tramonto, sulle pareti rocciose del Latemar e delle Pale di San Martino. Raccontano tutti i segreti delle Dolomiti e 230 milioni di storia del mondo il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo e il sentiero Geotrail Dos Capèl.
È possibile ammirarlo sia dai paesi della valle, sia dalle quote alte, come l’Altopiano di Lavazé e le cime di Predazzo, Bellamonte, Pampeago e dell’Alpe Cermis.