Questa escursione richiede molte ore, una buona forma fisica e molta resistenza. La fatica è ricompensata da viste incredibili sul Lago di Carezza e sul Catinaccio che si stagliano attraverso le grandi torri.
Sei nel cuore del gruppo del Latemar, nelle Dolomiti patrimonio UNESCO, zone di bellezza disarmante.
La via ferrata è solo parte del percorso che, piuttosto affollato all’inizio, sarà molto meno frequentato vicino al sentiero attrezzato. L’escursionista attraverserà pascoli, tratti ghiaiosi, grandi massi e gradini nel terreno e sulla roccia friabile.
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Passaggio difficile su roccia (I grado), senza cavi di sicurezza nell’ultimo tratto della ferrata. Breve discesa con scalini, ripida ed esposta, seguita da un attraversamento aereo con cavi d’acciaio e una salita esposta.
LE 10 REGOLE PER GLI ESCURSIONISTI
Si prega di notare che la praticabilità degli itinerari in ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti ed è quindi influenzata da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteorologiche. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa pagina possono essere cambiate. Prima di partire per un percorso, assicurati che il sentiero sia ancora accessibile contattando il gestore del rifugio alpino, le guide alpine o i centri visitatori dei parchi naturali, gli uffici informazioni degli enti turistici locali.
Prendi la seggiovia Latemar (aperta da metà giugno a metà settembre) da Pampeago, e dalla cima della seggiovia (2010 m) prendi il sentiero n. 521 per Passo Feudo (2175 m). Passo Feudo può essere raggiunto anche con la funivia da Predazzo e la seggiovia Gardonè – Passo Feudo (entrambe aperte da metà giugno a metà settembre). Da Passo Feudo prendi il sentiero n. 516 che conduce al Rifugio Torre di Pisa (2671 m). Poco oltre il rifugio e sempre sul sentiero n. 516, Torre di Pisa si può vedere a sinistra, un enorme sperone roccioso inclinato come la famosa torre omonima.
Prosegui lungo il sentiero n. 516 fino a Forcella dei Camosci (2590 m) e oltre fino a raggiungere Forcella dei Campanili (2685 m).
Qui inizia la Via Ferrata (sentiero n. 511) che conduce al bivacco Rigatti.
Il ritorno fino a Forcella dei Campanili avviene sul sentiero n. 18, quindi stessa via di ritorno al Rifugio Torre di Pisa e a Pampeago.
Le seggiovie di Predazzo sono raggiungibili in autobus da Predazzo e da Cavalese
La stazione a valle della seggiovia di Predazzo si trova sulla strada da Predazzo a Moena (Val di Fassa).